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Feuerbach e il materialismo naturalistico

 Una personalità anticonformista

- nasce in famiglia bavarese agiata e colta, 1804 
- ha come maestro Hegel 
- a 25 anni comincia ad insegnare all'università -> svolta avviene quando pubblica in anonimo il suo libro "Pensieri sulla morte e l'immortalità", ricevendo tantissime accuse di "ateo" e "anticristo in persona"
- si scatena contro le aspirazioni democratiche per poi abbandonare l'insegnamento
- 1841 -> uscita di "L'essenza del cristianesimo" -> diventa famoso in tutto il mondo scientifico 
- i giovani sono entusiasti delle sue tesi anticonformiste in materia religiosa
- durante moti rivoluzionari i suoi studenti lo invitano ad unirsi alla vita politica ma decide di non abbandonare la sua vita ritirata 
- muore a Norimberga nel 1872

L'attenzione per l'uomo come essere sensibile e naturale

- segue lezioni di Hegel, ma lui trascura il tema che a Feuerbach interessa di più -> l'uomo concreto
- una figura "naturale" che ha la sua essenza nella corporeità e nella materia
- l'uomo deve essere la questione centrale -> interroga in base alla sua dimensione sensibile, che ne costituisce l'essenza

"Il reale nella sua realtà o in quanto reale è il reale come oggetto del senso: è il sensibile. Verità. realtà, sensibilità sono identici. Solo un ente sensibile è un ente vero, reale"

- riflessione si concentra sull'umanità = insieme di esseri naturali e concreti inseriti in una comunità sociale, con specifici bisogni materiali 
- porta a dare maggiore attenzione alle condizioni di vita delle persone (fondamentali e prioritarie)
- convinto che per elevare il livello spirituale di un popolo, bisogna migliorare la sua situazione materiale = presupposto di base
- nota espressione a lui attribuita -> "l'uomo è ciò che mangia" -> idea di rivalutare gli aspetti concreti dell'esistenza 
- concezione del materialismo naturalistico = a fondamento di ogni cosa c'è la natura manifestata nell'uomo attraverso il "bisogno"

L'essenza della religione

- necessità di liberazione dell'uomo dai tanti vincoli, tra cui il vincolo religioso che lo rende dipendete da una potenza superiore ritenuta divina 
- passaggio da concezione teologica ad una antropologica, detta anche "umanismo" per la centralità dell'uomo naturale e sensibile
- secondo lui non esiste alcun essere divino -> Dio deriva dal fatto che l'uomo proietta fuori di sé le sue qualità più elevate -> produzione dell'uomo dall'immaginazione e nella rappresentazione
- diventano proprietà umane esternate in un oggetto della fantasia -> Dio è quindi la realizzazione dei bisogni dell'umanità e allo stesso tempo la personificazione delle sue doti migliori
- ciò avviene per cause di natura psicologica = "sentimento di dipendenza" nel proprio animo
- l'uomo in realtà dipende dalla natura esterna (atmosfera, animali, vegetali e minerali) e quella interna (desideri, impulsi, istinti)

L'alienazione religiosa

- creare Dio da questa idea quindi è una falsificazione della natura umana -> si esternano le caratteristiche migliori per poi rimanere impoverito con quelle negative come l'imperfezione e l'impotenza
- alienazione = l'uomo "aliena" la propria essenza, la pone fuori di sé oggettivandola in un essere trascendente -> dimenticando che le possibilità di Dio sono possibilità assegnate a tutti
- situazione "infelice" -> vuole sollecitare un recupero da parte degli uomini della propria dignità e del proprio valore = abbattimento della religione 
- l'ateismo = presupposto dell'emancipazione dell'umanità 
- trasformazione delle idee può portare alla trasformazione di una realtà che non sempre è razionale


Ludwig Feuerbach
1804 - 1872










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