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L'Idealismo e le Idee di Fichte

Idealismo e Romanticismo

- partenza dal criticismo kantiano -> conoscere come "attività" e non "passività"
- tentativo di superare contraddizioni rimaste nel sistema kantiano -> nasce nuova corrente filosofica
- Idealismo = filosofie che privilegiano la dimensione ideale e spirituale della realtà, è una corrente di pensiero circoscritta al campo della filosofia 
- nato nel Romanticismo (letteratura, arte, poesia, etc) in Germania 
- i movimenti non possono però essere considerati separatamente -> entrambi rappresentano il superamento della ragione illuministica e affermazione di una nuova visione del mondo che esalta il sentimento, l'arte e la tradizione
- forte importanza il ruolo dei sentimenti e delle emozioni, contro idee razionalistiche illuministiche
- aspirazione all'infinito -> senso di inquietudine nei confronti di tutto quello che può essere considerato un "limite" (necessità dell'assoluto)



La vita di Johann Gottlieb Fichte

- nasce a Rammenau (Germania) nel 1762
- prima formazione nel collegio di Pforta -> poi studia teologia all'Università di Jena 
- dopo laura lunghi viaggi -> 1791 arriva a Koenigsburg e conosce Kant
- 1794 chiamato per insegnare a Jena -> Lezioni sulla missione del dotto
- problemi con autorità ecclesiastiche e governative -> accuse di irreligiosità dopo pubblicazione delle sue opere lo allontanano dalla cattedra 
- 1799 va a Berlino -> frequenta circoli romantici e conosce Schleiermacher 
- 1807 dopo breve soggiorno a Koenigsburg torna a Berlino e inizia a tenere conferenze intitolate "Discorsi alla nazione tedesca"
- muore nel 1814 a Berlino


L'idealismo etico di Fichte e la "missione" del dotto

- giudica inammissibile la cosa in sé kantiana -> l'Io come attività creatrice del mondo e priva di limiti
- passaggio dal criticismo kantiano all'idealismo
- IO = non è persona, sostanza o personale di ciascun individuo (no empirico) -> Io puro o universale, inesauribile attività creatrice
- senza il mondo non potrebbe essere essendo l'Io creatore -> visto come Dio
- attività auto creatrice -> pone e crea se stesso -> attività agente e prodotto dell'azione
- è assoluto / infinito in quanto comprende tutta la realtà -> non si può ammettere nulla la di fuori del soggetto stesso 
- l'Io non è né immobile né statico -> è creatore e conferisce senso e realtà al mondo il quale non potrebbe esistere
- Io puro o spirito si divide in tre momenti: tesi, antitesi e sintesi
        - tesi: Io pone sé stesso -> rivela come attività auto creatrice, crea la propria essenza costitutiva
        - antitesi: Io pone il non-Io -> deve necessariamente opporsi a un non-Io -> costituisce la natura
           intesa in senso generale come "il regno dei limiti"
        - sintesi: concreta situazione del nostro essere nel mondo, Io si particolarizza nei singoli io
           empirici e finiti





- ruolo particolare al "dotto" = intellettuale che non può vivere isolato 
- missione nobile ed elevata, ha motivi per essere il più modesto perché sa che è destinato a un obiettivo dal cui raggiungimento rimarrà sempre lontano
- in cosa consiste? -> intellettuale deve stimolare le altre persone a perseguire l'ideale di perfezione morale -> deve possedere una conoscenza autentica dei bisogni umani (la consapevolezza dei doveri spirituali e morali dell'uomo)
- filosofia = scienza suprema perché è quella che più riesce a penetrare l'essenza delle cose + dotto deve indicare i mezzi più idonei al raggiungimento della perfezione spirituale 
- storia e filosofia rappresentano i contenuti essenziali del patrimonio conoscitivo del dotto (dottrina del dotto) 
- deve guidare le classi sociali -> deve adempiere quindi a sforzarsi di progredire egli stesso, dato che dal suo progresso dipende quello degli altri 






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